Gestore di “Casa Bau“ a processo per maltrattamenti

Luciano Alpino sarebbe stato immortalato in un video in cui solleva un cane per la coda. Lui si difende da ogni accusa, anche dai trattamenti da veterinario.

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(red.) Nella giornata di ieri, lunedì 11 novembre, in tribunale a Brescia si è svolta un’udienza nell’ambito di un processo che vede alla sbarra un uomo per presunti maltrattamenti ai danni di alcuni cani disabili in una struttura. Sede che lui stesso, Luciano Alpino, ha aperto prima a Rovato e poi trasferito a Cazzago San Martino. Alpino, ex camionista, nel 2016 aveva perso il lavoro e aveva deciso di creare “Casa Bau” proprio per prendersi cura dei cani disabili.

Ma secondo l’accusa l’uomo avrebbe maltrattato un ospite ed effettuato interventi che sarebbero tipici da veterinario. Al contrario, secondo i numerosi volontari della struttura il 58enne sarebbe solo un benefattore che si è dedicato alla cura dei cani in difficoltà. Tuttavia, agli atti dell’inchiesta ci sarebbe un video risalente al marzo 2018 in cui l’uomo solleva un cane per la coda, ma lui si è giustificato.

“Mi sono sempre occupato con amore di questi cani e all’inizio avevo aperto una associazione, ma chi gestiva la parte burocratica mi ha portato via 30 mila euro. Ora – ha detto in aula l’imputato – faccio tutto come privato”. E a proposito dei trattamenti che non potrebbe fare “sono stato formato da un veterinario” ha detto e confermato anche da un medico. La trattazione è stata aggiornata a dicembre.

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