Clonano tessere carburante, quattro condanne

4 anni e dieci mesi al capo dell'organizzazione, già recluso ai domiciliari da tempo e pene minori per gli altri tre che mettevano in campo i vari ordini.

(red.) Nelle ore precedenti a mercoledì 23 ottobre sono arrivate quattro condanne ai danni dei componenti della banda che operava tra le stazioni di servizio di tutto il nord Italia, Brescia compresa, carpendo i codici dalle tessere carburante di altri clienti. Per il capo dell’organizzazione, che era già detenuto ai domiciliari per una sentenza definitiva collegata a fatti simili, è arrivata una condanna a 4 anni e dieci mesi di reclusione. Pene minori, invece, per gli altri tre – patteggiato 2 anni, 2 anni e 3 mesi e 2 anni e otto mesi – nel processo celebrato con rito abbreviato al tribunale di Brescia.

Secondo la ricostruzione, il capo moldavo gestiva gli ordini dalla propria abitazione e muovendo i sodali connazionali lungo le pompe di carburante. Qui venivano piazzati degli skimmer per immortalare e memorizzare i codici delle tessere da imprimere poi su altre schede vuote. A quel punto queste venivano rivendute oppure si piazzavano sul mercato le quantità di benzina prelevate tramite le stesse tessere clonate. All’indagine si era arrivati nel momento in cui anche la Polizia Stradale di Verona era rimasta vittima di queste clonazioni. E ora sono giunte le condanne.

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