In carcere da innocente, per lui niente risarcimento

Il muratore Saint Petrisor accusato di violenza sessuale da un'anziana vicina di casa. Ma che si era inventata tutto. In corso il processo per calunnia.

(red.) Non potrà ottenere alcun indennizzo nonostante abbia trascorso quaranta giorni in carcere e da innocente. Si fa riferimento al caso di Saint Petrisor, il muratore 35enne rumeno che nell’ottobre del 2016 a Castelcovati, nella bassa bresciana, venne accusato di aver violentato l’anziana vicina di casa. Tuttavia, in seguito si era scoperto che la donna, con l’aiuto di un complice, si era inventata tutto per i pessimi rapporti di vicinato con il giovane coinquilino. Proprio grazie alla prova del dna l’uomo venne scagionato e rimesso in libertà per la detenzione ingiusta.

Una situazione che ha portato la procura a contestare la calunnia a carico dell’anziana e del complice, mentre il 35enne aveva chiesto un risarcimento. Tuttavia, secondo la Corte d’Appello, Petrisor avrebbe sviato le indagini nel momento in cui si sarebbe reso irreperibile per qualche giorno dai carabinieri. Tuttavia, il suo legale l’ha difeso dicendo che era in casa di un parente prima di tornare alla vita normale. Di fronte a questa decisione, il 35enne che non si è nemmeno costituito parte civile nel processo per calunnia e non tornerà dalla Romania non presenterà ricorso nemmeno contro il diniego del risarcimento.

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