Trovate armi in pizzeria, arrivate quattro condanne

Ieri la sentenza di primo grado con 4 anni per Massimo Sorrentino, imputato illustre e titolare del locale. Stessa pena per un altro, 2 anni per altri due.

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(red.) Ieri, venerdì 14 giugno, il tribunale di Brescia ha condannato in primo grado Massimo Sorrentino e altri tre per il ritrovamento di alcune armi nella pizzeria “I tre monelli” di via Don Vender, in città, di cui titolare è il condannato più illustre. Attualmente l’uomo si trova in carcere per alcune presunte tentate estorsioni e anche spaccio di sostanze stupefacenti. Per quanto riguarda la sentenza di ieri, Sorrentino ha incassato 4 anni di reclusione insieme all’altro imputato Giacomo Ferro, mentre 2 anni sono arrivati per Antonio Garofalo e Antonietta Pinto, moglie di Sorrentino.

Nel locale cittadino erano state trovate lo scorso settembre del 2018 due pistole e due fucili. In particolare, una pistola a tamburo calibro 22 con la matricola abrasa, un’altra irregolare che era nascosta in un telo e due fucili di calibro 20 e 12, di cui uno carico e un altro risultato rubato nel 2018 a un anziano che ne aveva fatto denuncia. Dopo l’arresto, Sorrentino era stato liberato perché un altro si era preso la responsabilità, ma il Riesame aveva accolto il ricorso della procura riportando l’accusato dietro le sbarre.

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