Soiano, peculato: pena ridotta in appello per Vezzola

1 anno e dieci mesi (due in meno rispetto al primo grado) per l'ex sindaco che ai tempi della ragioneria si sarebbe fatto dare una carta carburante abusiva.

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(red.) Nella giornata di ieri, giovedì 6 giugno, dalla Corte d’Appello di Brescia è arrivata una condanna più ridotta nei confronti dell’ex sindaco di Gavardo Emanuele Vezzola e rispetto alla sentenza di primo grado. Da due anni si è passati a 1 anno e dieci mesi di reclusione per peculato. L’accusa fa riferimento alla condotta che avrebbe tenuto tra il 2015 e il 2016 quando era a capo dell’ufficio ragioneria del Comune di Soiano del Lago. Senza nessuna autorizzazione, si sarebbe fatto emettere una carta carburante intestata al Comune e svolgendo diversi rifornimenti per 5 mila euro, ma senza auto di servizio.

Somma che poi aveva versato al Comune nel momento in cui il suo incarico si era chiuso. Il bonifico risale al marzo del 2017 quando i funzionari hanno voluto indagare e scoprendo la carta abusiva e l’uso che l’ex primo cittadino ne faceva. A quel punto la vicenda è finita in tribunale, con l’esito di primo grado e ora con la condanna, seppur ridotta, anche in appello. Ma il giudice ha disposto il rinvio di alcuni atti alla procura per verificare l’autenticità di uno dei documenti presentati dal legale dell’imputato.

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