Souad Alloumi tra i figli e il processo per ex marito

Ieri al tribunale dei minori i nonni materni hanno chiesto che i nipoti vengano affidati. Deciso per l'11 settembre l'inizio del procedimento per omicidio.

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(red.) In questi giorni intorno a giovedì 23 maggio si intrecciano due filoni nell’ambito dell’inchiesta sulla scomparsa della 29enne marocchina Souad Alloumi. E’ sparita nella notte tra il 3 e il 4 giugno del 2018 dalla sua casa di via Milano, ma secondo gli inquirenti sarebbe stata uccisa dall’ex marito Abdelmjid El Biti che ne avrebbe poi occultato il cadavere. Ieri, mercoledì 22, al tribunale dei minori è proseguita l’udienza alla quale erano presenti i genitori della donna per chiedere che i nipoti di 10 e 4 anni vengano affidati a loro. Infatti, la procura ha invece deciso di aprire una procedura per rendere adottabili i due bambini.

Al contrario, proprio i nonni, tramite il loro avvocato, hanno presentato una serie di atti in cui si dicono disponibili, insieme a un’altra figlia residente in Francia, ad occuparsene. Nella vicenda, però, ci sono anche gli zii paterni dei due bambini e che non sembrano essere disposti a farsene carico. Entro il prossimo 10 giugno tutte le parti coinvolte dovranno presentare le loro memorie. E subito dopo il tribunale darà la sua decisione.

L’altro filone riguarda El Biti, attualmente in carcere per omicidio volontario e distruzione di cadavere. Questa mattina nel tribunale ordinario è iniziata l’udienza preliminare nella quale il giudice ha stabilito il rinvio a giudizio dell’uomo e il cui processo partirà l’11 settembre. Il corpo della donna non è mai stato trovato, ma secondo gli inquirenti sarebbe stato inserito nel pesante borsone nero con cui è stato visto El Biti quella notte e mentre lo caricava sulla propria auto.

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