Omessa bonifica ex Selca, quattro a processo nel 2020

Ieri l'udienza preliminare in cui sono arrivati i rinvii a giudizio per non aver trattato diverse celle dall'Australia. Prosciolto il curatore fallimentare.

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(red.) Nella giornata di ieri, mercoledì 22 maggio, in tribunale a Brescia si è svolta l’udienza preliminare nell’ambito di un’altra inchiesta che coinvolge la ex Selca di Berzo Demo, in Valcamonica. Si parla della mancata bonifica di 23 mila metri cubi di celle elettrolitiche arrivate dall’Australia e che dovevano essere trattate e trasformate dall’azienda che si occupava di lavorare i rifiuti. Nel corso dell’udienza il giudice ha stabilito il rinvio a giudizio per quattro persone, mentre una quinta è stata prosciolta da ogni accusa.

Sul banco degli imputati ci saranno Flavio Bettoni tra i proprietari dell’azienda e presidente della ex Selca dal 2007 al 2010, l’amministratore unico della società Piergiorgio Bosio che l’ha guidata dal 1997 al 2007, il procuratore speciale Ettore Vacchina e il consigliere delegato Michele Carta Mantiglia attivo dal 2007 e fino al fallimento dell’azienda. Libero, invece, il curatore fallimentare Giacomo Ducoli perché è stata riconosciuta l’assenza di obblighi in questo senso. Altri indagati, infine, sono stati prosciolti per la prescrizione ed erano già finiti alla sbarra per il traffico di rifiuti, come per Flavio Bettoni la cui condanna è diventata definitiva. Il processo verso i quattro imputati per l’omessa bonifica inizierà il 2 marzo del 2020.

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