Piazza Loggia, Tramonte chiede revisione processo

(red.) E’ l’unico condannato – all’ergastolo – per la strage di piazza Loggia del 28 maggio 1974 a Brescia in cui persero la vita otto persone e un centinaio rimasero feriti durante una manifestazione. Ma ora, come dà notizia Il Giorno, l’ex fonte Tritone dei servizi segreti italiani Maurizio Tramonte chiede la revisione del processo che lo ha portato alla condanna. La richiesta arriva dal carcere di Fossombrone, dove si trova detenuto dallo scorso dicembre 2017 dopo l’arresto a Fatima, in Portogallo. L’uomo continua a dirsi innocente e per questo motivo si è affidato al proprio avvocato per avviare le pratiche con cui chiedere un nuovo procedimento. Era stato assolto in primo e secondo grado, ma la Cassazione e il secondo appello lo avevano condannato.

A quasi 45 anni di distanza dalla strage, sono state aperte e in corso anche due inchieste – a livello ordinario e in procura dei minori – sull’esecuzione materiale di quella strage. Mentre alla base sono stati condannati proprio Tramonte che avrebbe partecipato alle riunione del gruppo di eversione in Veneto e Carlo Maria Maggi, ritenuto mandante e deceduto nel 2018 a 83 anni. Dalla parte della difesa di Tramonte dicono di voler dimostrare, con le nuove tecnologie, che quel giorno l’uomo non era in piazza Loggia. Anche se per la giustizia lui non avrebbe fatto nulla per evitare il piano che ha portato alla strage di quel 28 maggio.