Shalom, due assolti: Buonanno inattendibile

Le motivazioni con cui la Corte d'Appello ha ribaltato la sentenza di primo grado per presunto sequestro di persona verso il figlio dell'ex procuratore.

(red.) Contraddizioni tra la versione fornita nel corso delle indagini preliminari e quella rilasciata nella fase del processo d’appello. Per questo motivo i giudici hanno assolto i due imputati che erano stati accusati da Gianmarco Buonanno di avergli impedito di lasciare la comunità di recupero Shalom di Palazzolo, nel bresciano. E’ quanto emerge nelle motivazioni depositate nei giorni precedenti a sabato 16 marzo da parte dei giudice della Corte d’Appello.

Che ritengono inattendibile la ricostruzione dei fatti da parte del figlio dell’ex procuratore capo di Brescia Tommaso. Marco Belotti e Luca Fucci erano stati accusati di sequestro di persona per quanto sarebbe avvenuto lo scorso 19 marzo del 2009, nel momento in cui Buonanno era entrato nella struttura. Ospiti da diverso tempo, erano stati gli unici due condannati in primo grado per i presunti maltrattamenti subiti da alcuni ragazzi ospiti. E per questo motivo si erano visti rifilare 4 mesi di carcere. Ma in Appello la sentenza portò all’assoluzione perché il fatto non sussiste.

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