Delitto Bonilla, 10 anni anche in appello per Aiello

Ieri la conferma della condanna di primo grado per l'autore della coltellata e chi gli prestò arma. Omicidio volontario è l'accusa per quel 2 aprile 2017.

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(red.) Nella giornata di ieri, venerdì 22 febbraio, la Corte d’Assise d’Appello di Brescia ha confermato 10 anni di reclusione per Anthony Aiello e 8 per Mina Henin per l’aggressione mortale ai danni del colombiano Yaisy Andres Bonilla. Era la notte del 2 aprile 2017 all’esterno di un locale quando Aiello, forse dopo essersi visto respinto uno spinello sarebbe stato colpito con un pugno da Bonilla. Ma poi avrebbe avuto intenzione di vendicarsi e si sarebbe fatto prestare un coltello da Henin.

Subito dopo la coltellata nell’addome, il 21enne sudamericano venne condotto alla Poliambulanza di Brescia dove poi morì. Nella discussione dell’appello di ieri, l’avvocato di Aiello ha chiesto di riqualificare il reato di omicidio volontario, quello già attribuito in primo grado, in omicidio preterintenzionale. Al contrario l’accusa ha chiesto e ottenuto di confermare le pene del primo rito, anche quella ad 8 anni per concorso anomalo nell’omicidio. Entro tre mesi saranno depositate le motivazioni.

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