Troppo Fb a lavoro, Cassazione: ok licenziamento

Confermato il provvedimento di un medico bresciano nei confronti della propria segretaria: 4.500 accessi ai social in un anno e mezzo di lavoro part-time.

(red.) La vicenda che ha assunto contorni nazionali sul licenziamento di una segretaria per i troppi accessi a Facebook durante l’orario di lavoro è avvenuta in uno studio medico bresciano. La decisione finale di cui si è avuta notizia proprio nelle ore precedenti a sabato 2 febbraio arriva dalla Cassazione che ha respinto il ricorso del legale della donna e confermato l’estremo provvedimento arrivato dal medico. La segretaria lavorava con un contratto part-time all’interno dell’ufficio, ma il suo titolare ha scoperto che durante le ore di impiego le visite al popolare social network erano molte di più rispetto alle connessioni che potevano ritenersi normali in qualche minuto di pausa.

Invece, erano registrati 6 mila accessi a internet, di cui 4.500 a Facebook e nell’arco di un anno e mezzo di lavoro. A questo punto il medico aveva deciso di licenziare la donna, ma questa aveva impugnato il provvedimento al tribunale di Brescia nel 2016. Secondo lei, il professionista aveva agito in quel modo perché gli avrebbe fatto richiesta di assistere la madre malata. Ma il medico, chiamato in causa, ha stampato la cronologia degli accessi certificando le numerose visite ai social network.

Tuttavia, il legale aveva fatto ricorso sostenendo che il datore di lavoro avesse violato la privacy segnalando gli accessi e senza prove a sufficienza che la responsabile fosse stata la dipendente. Al contrario, dalla Cassazione hanno sostenuto come le visite derivassero dalla semplice cronologia e il fatto che per entrare nel proprio profilo bisogna disporre di credenziali. Quindi, licenziamento confermato.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.