Delitto Bettoni, ancora oltre 13 anni per Lombrici

Come in primo grado, è stata riconosciuta la colpevolezza dopo la lite con coltellate del 28 luglio 2017. Omicidio volontario e occultamento le accuse.

(red.) Nella giornata di ieri, venerdì 14 dicembre, la Corte d’Appello di Brescia ha confermato 13 anni e dieci mesi di reclusione a carico di Lamberto Lombrici per l’omicidio volontario e l’occultamento del cadavere di Guido Bettoni. Si fa riferimento a quanto avvenne il 28 luglio 2017 in via Benacense a Brescia, nella casa doveva viveva la vittima. Bettoni venne ucciso con due coltellate da Lombrici che poi si era disfatto dei resti in un campo a Ghedi. In primo grado il giudice aveva riconosciuto le attenuanti generiche emettendo una sentenza meno grave rispetto ai 17 anni e 4 mesi chiesti dall’accusa nel processo celebrato con rito abbreviato.

Così erano arrivati i 13 anni e dieci mesi confermati anche ieri, seppur ritenuti troppo pochi dai familiari della vittima che si sono costituiti parti civili. Il racconto di quel giorno, secondo la ricostruzione dei carabinieri, aveva visto una lite tra i due e in cui Bettoni avrebbe impugnato un coltello cercando di colpire Lombrici, accusato di aver rubato droga e denaro. Ma entrambi erano caduti e proprio Lombrici si era impossessato dell’arma con cui avrebbe colpito due volte l’avversario portandolo alla morte. Per le motivazioni della sentenza d’appello si dovranno aspettare tre mesi.