Corruzione, tre patteggiamenti. Anche Scaroni

(red.) Nella giornata di ieri, venerdì 23 novembre, da parte del tribunale di Brescia sono arrivati tre patteggiamenti nei confronti dell’imprenditore di Montichiari Angelo Scaroni e di altre due persone – un faccendiere e un agente della Guardia di Finanza – per corruzione. I tre sono finiti alla sbarra nel giudizio immediato perché, tramite uno di loro, Scaroni avrebbe chiesto al finanziere di conoscere alcuni dettagli di un’indagine che lo avrebbe visto coinvolto. Tra l’altro, proprio l’imprenditore è già a processo anche per truffa ai danni dello Stato per aver incassato migliaia di euro per ospitare richiedenti asilo, ma senza dare loro le misure minime sufficienti di accoglienza.

Per quanto riguarda la corruzione, invece, Scaroni e gli altri due sono stati portati in carcere prima del patteggiamento di ieri e concordati con il pubblico ministero Ambrogio Cassiani. Quattro anni per il finanziere, 3 anni e quattro mesi per Scaroni e 3 anni per il faccendiere. Per quest’ultimo sono anche stati autorizzati i domiciliari, mentre gli altri due restano dietro le sbarre. Partendo dai colleghi finanzieri dell’imputato, si era scoperto tramite le intercettazioni telefoniche e ambientali che questo avrebbe potuto fornire informazioni su un’indagine che riguardava Scaroni e in cambio di 6 mila euro, mai consegnati. Ma proprio per le intenzioni lo scorso settembre i tre vennero arrestati. Per quanto riguarda la truffa aggravata a carico dell’imprenditore il procedimento è stato aggiornato a gennaio.