Niardo, Pgt: assolti cinque consiglieri comunali

Erano accusati di abuso d'ufficio dopo un esposto perché il loro voto al piano di governo avrebbe aiutato immobili e aree dei parenti. Così non è stato.

(red.) Approvando il Piano di Governo del Territorio del paese che amministrano, non hanno portato alcun favore nell’immediato ai propri parenti. Questo ha stabilito ieri, martedì 2 ottobre, il giudice del tribunale di Brescia che ha assolto cinque consiglieri comunali di Niardo, paese della Valcamonica. A processo sono finiti dopo che, con il nuovo mandato, qualcuno in Consiglio riteneva che l’azione dei cinque fosse nata per portare vantaggi ai propri congiunti.

In pratica, nel 2012 venne approvato il Pgt e a partecipare al voto c’erano anche i cinque che avrebbero dovuto astenersi per le conseguenze che la delibera avrebbe portato. In particolare, per il presunto cambio di destinazione di immobili e aree che avrebbe potuto aumentare il valore dei beni posseduti dai parenti. Nel 2014, con il cambio di amministrazione, era partito l’esposto facendo finire i cinque, ancora operativi attualmente, alla sbarra. Accusati di abuso d’ufficio, il loro legale ha dimostrato come i parenti non abbiano approfittato della modifica del Pgt. E il giudice ha deciso che il fatto non costituisce reato.

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