Premi allevatori da Ue per latte, verso il processo

180 mila euro incassati da 37 agricoltori tra il 2015 e il 2016 dopo le analisi dell'istituto Zooprofilattico. Ma i risultati sarebbero stati modificati.

(red.) Si avvia verso il processo l’inchiesta condotta dal magistrato bresciano Ambrogio Cassiani nei confronti dell’istituto Zooprofilattico cittadino e di 37 allevatori. Si fa riferimento ai contributi che questi, tramite la Regione Lombardia, avrebbero incassato illecitamente dall’Unione Europea per il latte di qualità. Per i 38 soggetti il sostituto procuratore ha chiesto il rinvio a giudizio al giudice Paolo Mainardi che deciderà nell’udienza in programma il 27 novembre.

Le accuse in generale per tutti sono di truffa e falso e coinvolgono, per quanto riguarda l’istituto, il direttore del laboratorio di produzione primaria. Nel mirino ci sono 180 mila euro di premi che i diretti interessati avrebbero preso tra il 2015 e il 2016 e sui quali gli ispettori regionali avevano puntato i riflettori a novembre del 2016 durante un controllo nei laboratori. Secondo quelle analisi, l’istituto avrebbe falsificato i requisiti per avere i contributi. Il dipendente del Zooprofilattico rischia di incappare anche nella violazione dei doveri inerenti la qualità di dipendente di un ente sanitario di diritto pubblico.

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