Bruno Lorandi, si ritenta la revisione del processo

Il 70enne di Nuvolera, condannato all'ergastolo per l'omicidio della moglie Clara Bugna ci riprova dopo che a Venezia gli era stata respinta la prima.

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(red.) Il bresciano Bruno Lorandi tenta di nuovo la strada della revisione del processo dopo aver incassato una condanna all’ergastolo perché ritenuto l’assassino della moglie Clara Bugna. La prima richiesta di rivedere il procedimento era giunta a marzo con un’istanza a Venezia, ma gli era stata rigettata.

Nei giorni precedenti a sabato 19 maggio lo storico avvocato Alberto Scapaticci ha incontrato in carcere il 70enne marmista di Nuvolera che era stato coinvolto, ma poi assolto, per il ritrovamento senza vita del figlio Cristian. Secondo il legale, Lorandi sarebbe stato condannato dalla Cassazione sulla base di vari pregiudizi e ora ritenta la strada della revisione. Partendo, per esempio, da una nuova valutazione su qualche traccia che era emersa.

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