Terrorismo, Hassan prosciolto, Anas a processo

Torna in libertà il 24enne marocchino, mentre l'altro di Vobarno, risultato sparito dal 2013, sarà a giudizio dal 26 settembre. Ma dubbi che sia vivo.

(red.) Nella giornata di martedì 10 aprile al tribunale di Brescia si è svolta l’udienza preliminare nei confronti del 24enne marocchino Radi Hassan e del – latitante o morto? – Anas El Abboubi per le accuse di addestramento con finalità di terrorismo, incitazione alla discriminazione e violenza per motivi religiosi. Per quanto riguarda Hassan, è stato prosciolto dopo che il giudice Lorenzo Benini ha ritenuto in lui non esserci responsabilità per rinviarlo a processo. Al contrario, l’italo-marocchino El Abboubi, di cui non si hanno notizie dal settembre del 2013, è stato rinviato a giudizio dal 26 settembre.

Il 25enne era stato arrestato nel giugno del 2013 per poi essere scarcerato dal tribunale del Riesame di Brescia e quindi ai propri familiari aveva annunciato di andare in Siria per combattere al fianco dell’Isis. Da quel momento a Vobarno non si è saputo più nulla e la famiglia ritiene che Anas sia morto proprio negli scontri della guerra tuttora in corso. El Abboubi, secondo le accuse e le indagini che lo avevano portato a finire in manette, avrebbe attraversato un processo di radicalizzazione all’Isis diffondendo propaganda jihadista, studiando le tecniche di battaglia e cercando di capire come produrre armi.

Trovando dal web anche i luoghi nei quali aveva intenzione di colpire, come la stazione ferroviaria di Brescia e la caserma Goito di via Spalti San Marco. Una “carriera” che aveva spinto le forze dell’ordine e gli investigatori a tenerlo controllato, per poi condurlo all’arresto, ma anche alla successiva liberazione. Il 26 settembre i legali da parte di Anas dovranno convincere la Corte a dichiarare estinto il reato, considerando il fatto che l’imputato potrebbe essere morto. E la Corte d’Assise dovrà cercare elementi per confermarlo.

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