Parcelle di lusso dallo zio incapace, condannati

1 anno e otto mesi per due avvocati che nel 2015 si erano fatti dare 60 mila euro ciascuno giustificandoli come costi per alcune prestazioni professionali.

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(red.) Mercoledì mattina 11 aprile al tribunale di Brescia si è svolta un’udienza che vedeva alla sbarra due avvocati accusati di circonvenzione di incapace. I due, il penalista Luca Dagnoli e il civilista Ernesto Folli sono stati entrambi condannati a 1 anno e otto mesi di reclusione, mentre il pubblico ministero aveva chiesto 3 anni. Avrebbero sfruttato le condizioni di fragilità e inabilità del gardesano Vincenzo Risatti, 90 anni nel 2015 e zio di uno dei due condannati, per farsi pagare 60 mila euro ciascuno come parcelle per alcune consulenze.

Questo, nel mese precedente alla nomina di un amministratore di sostegno che era stato chiamato dalla procura di Brescia. I due alla sbarra hanno mostrato alcuni certificati medici che avrebbero attestato come l’anziano nel periodo del pagamento fosse abile. In ogni caso, i due avevano già restituito il denaro e ora è arrivata anche la condanna, le cui motivazioni saranno depositate nell’arco di 70 giorni.

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