Strage Pontevico, Guido Viscardi alla Corte Europea

L'unico superstite della carneficina del 1990 si è recato a Strasburgo in auto per sollevare una richiesta: riesumare Manolo e capire se sia realmente lui.

(red.) Partito in auto da Brescia, con le due figlie, prima dell’alba di lunedì 4 dicembre e con destinazione la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo a Strasburgo, in Francia. E con tanto di vettura parcheggiata, in segno di protesta, proprio davanti all’ingresso principale del tribunale. E’ quanto ha deciso di fare Guido Viscardi, l’unico superstite della tragedia del 15 agosto del 1990 quando la sua famiglia venne uccisa a Torchiera di Pontevico, nel bresciano. E’ stato accertato che a compiere la carneficina fu il serbo Ljubisa Vrbanovic, detto Manolo, che però non può essere più giudicato, come è stato a Brescia, a causa della morte dell’imputato.

Tuttavia, Guido Viscardi ha raggiunto il tribunale europeo riportando delle gigantografie della moglie sulle portiere della vettura. Poi in qualche modo sono riusciti a parlare con qualche funzionario, anche un’italiana, all’interno dell’edificio giudiziario sentendosi dire che conoscevano la loro storia. Quindi? E’ stato chiesto alla famiglia di compilare dei moduli e raccontare tutto, anche nei processi svolti, per inviare il materiale alla Corte francese. La richiesta di Viscardi è una sola: accertare, con la riesumazione, che nella tomba segnalata in Serbia ci sia realmente l’assassino di Torchiera.