Troppi debiti, niente porto d‘armi per un uomo

Questura glielo aveva negato, ma lui si è rivolto al tribunale amministrativo che ha confermato la decisione della polizia. "Pesante situazione debitoria".

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(red.) Il Tar di Brescia ha respinto il ricorso che un uomo aveva presentato in seguito al diniego della questura di concedergli il porto d’armi per motivi di caccia. Al centro del rifiuto di via Botticelli c’era la pesante situazione debitoria in cui il richiedente si trovava. Ma di fronte a quella decisione, l’uomo aveva deciso di rivolgersi al tribunale di via Zima per chiedere di revocare quell’atto.

Tuttavia, non è andata come lui sperava. Nella sentenza del Tar di Brescia si parla di diversi eventi, dal 2014 al 2015, che avevano visto l’uomo indebitarsi per 30 mila euro. Poi avrebbe ricevuto delle minacce e comportamenti violenti nei propri confronti e della famiglia perché non sarebbe riuscito a estinguere il debito.

Tutto basato sul verbale scritto dai carabinieri di Lonato e che indicava come l’uomo non fosse neanche stimato in pubblico. In più, avrebbe anche incassato denunce per calunnia e insolvenza. Di conseguenza, secondo il Tar un soggetto del genere non potrebbe usare in modo corretto le armi. Quindi, niente autorizzazione.

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