Garda, costruzioni abusive, cinque condanne

C'è anche l'ex sindaco di Tremosine Diego Ardigò che ha già annunciato ricorso in appello. Elementi posti sotto sequestro nel 2013 sono stati confiscati.

(red.) Mercoledì 19 luglio il tribunale di Brescia ha ospitato un’udienza dedicata al processo sulla maxi lottizzazione abusiva a Campione del Garda di Tremosine, nel bresciano. Si tratta di un complesso formato da case, negozi, parcheggio pubblico, porto e centro vela che sarebbe stato costruito nonostante sul posto non si potesse fare per la presenza dell’alta parete rocciosa. La situazione aveva portato il sostituto procuratore di Brescia Silvia Bonardi ad aprire un’inchiesta e che nel 2013 aveva fatto sequestrare l’intero comprensorio ritenuto abusivo.

Lo sviluppo delle indagini aveva portato la pm a chiedere e ottenere il rinvio a giudizio per diciannove imputati per abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva. Mercoledì la Corte presieduta da Maria Chiara Minazzato ha sentenziato cinque condanne e assoluzioni per gli altri. I condannati a un anno, oltre a una multa di 20 mila euro, sono l’ex sindaco di Tremosine Diego Ardigò, il suo vice in quel periodo Francesco Briarava, l’architetto e redattore del piano Mauro Salvadori, il procuratore speciale della Coopsette Rubens Burani e il rappresentante della Campione del Garda Spa Fabrizio Vezzani.

Gli assolti sono, invece, Fabrizio Davoli e Donato Fontanesi (non hanno commesso il reato), Renato Cozzaglio, Eleonora Dalò, Marco Delaini, Costante Facchini, Bortolo Faustini, Alberto Fezzardi, Beppino Girardi, Stefano Morandi, Marco Giacomo Perini, Katia Roncetti, Costante Rossi e Giampiero Zanetti (il fatto non costituisce reato). La sentenza ha anche portato a confiscare tutti gli immobili e le strutture che erano stati sequestrati nel 2013, tranne quelli già acquistati dai privati e il parcheggio pubblico che resta libero, nonostante la frana del 2014. I cinque condannati e il Comune di Tremosine in quanto responsabile civile sono stati anche condannati a pagare i danni a una coppia di privati, Univela e a Campione Univela.

L’ex primo cittadino Ardigò, commentando l’esito, ha parlato di un processo ridimensionato e in cui diverse accuse sono cadute. Per questo motivo ha annunciato ricorso in appello dopo aver letto le motivazioni. Stessa strada che prenderà l’architetto Salvadori nel momento in cui il tribunale non ha evidenziato conflitti di interesse per la sua posizione di consulente per il Comune e Coopsette. In ogni caso, la zona di Campione del Garda resta attrattiva e piace ai turisti, che però lamentano la scarsità di parcheggi.

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