‘Ndrangheta, da Brescia: 200 anni per imputati

I pubblici ministeri della Dda hanno formulato la loro richiesta per 17 accusati di essere legati a gruppo malavitoso. Sentenza prevista per il 13 luglio.

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(red.) Lunedì 10 luglio il tribunale di Brescia ha ospitato un’altra udienza nell’ambito del processo a una presunta organizzazione malavitosa che sarebbe collegata alla ‘ndrangheta. I pubblici ministeri della direzione distrettuale antimafia di Brescia Paolo Savio e Claudia Moregola hanno pronunciato una lunga requisitoria al termine della quale hanno chiesto più di 200 anni di reclusione per diciassette imputati.

Tutti farebbero parte del gruppo legato alla criminalità organizzata calabrese e operante tra le province di Cremona e Mantova. Sulla richiesta delle condanne si è pronunciata anche l’associazione “Libera” che si è costituita parte civile al procedimento. “Siamo in rappresentanza delle persone oneste, imprenditori e commercianti che non piegano la testa e che difendono l’economia di un Paese civile e coraggioso” dicono dai legali dell’associazione.

“Siamo in questo processo anche per i calabresi onesti – continua Libera – e per sensibilizzare ancora di più sulla pesante infiltrazione delle mafie al nord, contrastate con grande competenza da magistrati valorosi”. La sentenza dovrebbe arrivare giovedì 13 luglio.

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