Abuso d‘ufficio su protesi, medico a processo

All'ospedale di Chiari avrebbe comprato decine di presidi per l'anca sempre da una stessa azienda, in barba all'accordo sulla rotazione prevista da accordo.

(red.) In quattro anni avrebbe acquistato decine di protesi per l’anca sempre da un solo produttore, senza quindi rispettare il meccanismo della rotazione dei fornitori. Per questo motivo il primario di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Chiari, dipendente dell’Asst di Chiari, nel bresciano, Massimo Pezzoni, dovrà andare a processo per abuso d’ufficio. Ne dà notizia il Corriere della Sera. Secondo l’accusa formulata dall’ex pubblico ministero di Brescia Silvia Bonardi (ora a Milano), il professionista tra il 2013 e 2014 avrebbe comprato cinquanta protesi solo dalla Symbios Orthopédie.

Questo, nonostante l’accordo quadriennale prevedeva che si dovesse affidarsi ad aziende sempre diverse. Secondo il magistrato, il motivo legato all’acquisto continuo dall’azienda sarebbe un rapporto di amicizia tra Pezzoni e il responsabile commerciale della ditta. Eppure la direzione sanitaria avrebbe chiesto più volte al medico, a capo del reparto dal 2004, di rispettare l’accordo. In questo modo l’azienda fornitrice e quelle che hanno distribuito le protesi avrebbero ottenuto un incasso illegale di 120 mila euro.

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