Stamina, chiesti 3 anni di condanna per bresciani

Ermanna Derelli, Fulvio Porta, Arnalda Lanfranchi e Carmen Terraroli. Imputati per associazione a delinquere. Avrebbero portato il metodo a Civile di Brescia.

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(red.) Giovedì mattina 30 marzo al tribunale di Torino si è svolta un’altra udienza nell’ambito del processo contro Stamina, il metodo sperimentato all’ospedale Civile di Brescia. La mattinata è stata dedicata proprio alle richieste formulate dai pubblici ministeri Alessandro Aghemo e Lisa Bergamasco verso i quattro imputati che hanno operato all’ospedale bresciano. Così per l’ex direttore sanitario Ermanna Derelli e i medici Fulvio Porta, Arnalda Lanfranchi e Carmen Terraroli sono stati chiesti 3 anni di reclusione ciascuno.

Sono tutti accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e somministrazione di farmaci imperfetti. Stando alle posizioni dei due pm, il gruppo bresciano avrebbe permesso di far entrare il metodo di Vannoni, presidente di Stamina Foundation, all’interno del Civile. Una sperimentazione che, come dicevano gli accusati, avrebbero “curato” le malattie neurodegenerative.

Tuttavia, sempre secondo l’accusa, il metodo non avrebbe avuto alcun elemento certo, nessuna teoria scientifica e nemmeno accompagnato da brevetti. Non ci sarebbe stato nemmeno un laboratorio in regola per trattare le cellule. E questo, stando ai pm, gli imputati lo sapevano. Per questo avrebbero messo in campo varie strategie per portare la “cura”.

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