Crac gruppo Medeghini, chieste condanne per nove

(red.) Lunedì 27 marzo il tribunale di Brescia ha ospitato una nuova udienza nell’ambito del processo con rito abbreviato per il crac del gruppo lattiero caseario Medeghini. L’udienza è stata dedicata alla requisitoria formulata dal sostituto procuratore di Brescia Michele Stagno che ha chiesto in tutto 34 anni e otto mesi di reclusione per gli imputati. 10 anni ciascuno per Arturo e Giovanni Medeghini, 8 anni per Severino Medeghini, 3 anni per Mauro Mor e 8 mesi per Costanzo Bonomi, Matteo Franceschini, Attilio Bonetti, Pamela Cavallari e Ivan Mora.

Secondo l’accusa, il fallimento del gruppo caseario avvenuto tra il 2010 e 2013 portò a un “buco” di 600 milioni di euro nei conti. Oltre alla misteriosa sparizione, sempre stando all’ipotesi accusatoria, di 70 milioni e di 50 mila forme di formaggio. A questo si aggiunge il fatto che nel settembre 2016 la Guardia di Finanza di Brescia ha sequestrato in via preventiva 3,8 milioni di euro a tre banche che sarebbero state coinvolte nel fallimento del gruppo bresciano.

Tanto da ipotizzare le accuse per concorso in bancarotta fraudolenta patrimoniale e preferenziale verso 51 funzionari, di cui 25 dipendenti proprio dei tre istituti di credito. Ma su questo fronte le indagini stanno proseguendo. Nel frattempo il processo sul crac Medeghini è stato aggiornato al 2 maggio, mentre la sentenza è prevista il 15 maggio.