Processo “Shalom“, sentite prime parti offese

Più ombre che luci quelle calate dai testimoni che sono stati ospiti della comunità finita al centro del processo per presunti maltrattamenti. 42 imputati.

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(red.) E’ ripreso mercoledì 22 febbraio al tribunale di Brescia il processo che vede imputate 42 persone per sequestro di persona e maltrattamenti all’interno della comunità “Shalom” di Palazzolo, nel bresciano. Tra gli accusati c’è anche la fondatrice suor Rosalina Ravasio che si è sempre difesa sottolineando come dentro la struttura non si sarebbe mai verificato nulla di ciò che viene contestato. L’udienza è durata sei ore per raccogliere varie testimonianze di chi era ospite della comunità.

Per esempio, c’è chi ha detto di aver preferito il carcere rispetto a “Shalom”, oppure che la comunità si è rivelata un incubo. Spazio anche a chi ha detto di essere stato trattenuto senza volontà e di essere riuscito ad uscire dopo diversi tentativi. Ma c’è anche chi ha aggiunto che la permanenza in comunità avrebbe garantito la guarigione, poi avvenuta. Altri hanno raccontato di essere stati costretti a restare lì per anni, oppure di punizioni per chi entrava la prima volta all’interno della comunità. Il processo è stato aggiornato all’8 marzo quando saranno sentite altre parti offese.

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