Omicidio Ragnoli, ripartono processi di appello

L'uomo venne ucciso in casa a Roncadelle il 6 gennaio 2015. Per l'assassinio sono imputati Dordi e Bettera. Già condannati, ma Cassazione ha annullato.

(red.) Mercoledì 15 febbraio alla Corte d’Assise d’Appello di Milano si sono tenute due udienze, per due distinti processi, nell’ambito dell’omicidio di Giancarlo Ragnoli. L’uomo venne ucciso sulla soglia di casa il 6 gennaio 2015 a Roncadelle, nel bresciano. Imputati per il delitto sono Gianluigi Dordi e Davide Bettera, che nei loro rispettivi primi processi d’appello a Brescia erano stati condannati a 14 e 24 anni di reclusione.

Ma i legali dei due avevano impugnato le sentenze in Cassazione: la Suprema Corte le aveva annullate rinviando gli atti al nuovo appello. E mercoledì si sono svolte le prime udienze. Nel caso di Dordi, gli avvocati hanno chiesto di sottoporre il proprio assistito a una perizia psichiatrica per verificare se quel giorno fosse capace di intendere e volere.

Tra l’altro il test sull’uomo era già stato eseguito durante le indagini preliminari, ma lo stesso tecnico che l’aveva compiuto aveva notato l’impossibilità di capire con certezza. Quindi la Cassazione ha chiesto l’impiego di nuovi esperti per un altro esame. I due processi sono stati aggiornati all’8 maggio. Nella vicenda è coinvolta anche un’altra persona che è stata già condannata a 9 anni di carcere.

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