Consulenze in Regione, assolto bresciano Scotti

L'ex assessore lombardo alla Casa dal 2008 al 2012, era accusato con altri quattro di aver fatto assumere collaboratori con attività non legate al Pirellone.

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(red.) Il bresciano Mario Scotti, ex consigliere regionale dell’Udc e assessore lombardo alla Casa dal 2008 al 2012, è l’unico uscito indenne dal processo di primo grado che lunedì 30 gennaio è arrivato a sentenza a Milano sulla questione delle consulenze. Secondo l’accusa formulata dal pubblico ministero Paolo Filippini, su richiesta di cinque soggetti tra assessori e consiglieri regionali di quel tempo (tra cui Scotti), la Regione aveva speso centinaia di migliaia di euro per assumere collaboratori.

Consulenti che poi sarebbero stati girati proprio ai richiedenti. Il problema è che questi avrebbero preso i compensi, come da contratto, ma non svolgendo alcuna operazione legata alle attività istituzionali del Pirellone. Per esempio, si parla di comunicazione e di altri impieghi che dovevano essere inerenti. Invece, servivano agli attuali imputati per far guadagnare parenti o incassare denaro. Così lunedì sono arrivate condanne dai 2 anni e quattro mesi fino ai 3 anni e otto mesi.

Tra questi, Paolo Valentini Puccitelli e l’ex presidente del gruppo consigliare al Pirellone Giuseppe Giammario, entrambi Pdl, condannati rispettivamente a 3 anni e quattro mesi e 3 anni e otto mesi. Poi 2 anni e quattro mesi all’ex assessore all’Agricoltura Daniel Luca Ferrazzi (Pdl) e 3 anni e quattro mesi per l’ex assessore ai Servizi Domenico Zambetti. Assolto, invece, il bresciano Mario Scotti.

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