Delitto Castenedolo, ergastolo a Musini

Carcere a vita. Questa la sentenza di primo grado del giudice dopo otto ore di camera di consiglio per l'omicidio di Anna Mura. Legali annunciano ricorso.

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(red.) Alessandro Musini è stato condannato all’ergastolo. La sentenza è stata pronunciata dal giudice Anna Di Martino martedì 20 dicembre al tribunale di Brescia pochi minuti prima delle 19. La Corte d’Assise chiamata a decidere sull’unico imputato per il delitto della moglie Anna Mura a Castenedolo, nel bresciano, è stata per otto ore in camera di consiglio prima di emettere la sentenza di primo grado. E’ l’esito della prima fase giudiziaria legata all’omicidio della donna, trovata priva di vita nella camera da letto della propria casa in via Matteotti il 16 marzo 2015.

In quelle condizioni, ai piedi del letto, era stata trovata dal figlio minore che poi aveva allertato i soccorsi e le forze dell’ordine facendo partire la macchina della cronaca per un delitto che ha portato a un colpevole. Nonostante non sia stata rinvenuta l’arma del delitto, la fuga di 36 ore, prima dell’arresto, dell’operaio Musini, moglie di Anna Mura, si è trasformata nella sua trappola. L’uomo, che da sempre si era detto innocente, nelle fasi delle indagini aveva rivelato di essere scappato per paura dopo aver trovato il corpo della donna senza vita. Ma per l’accusa, sostenuta dal pubblico ministero Francesco Piantoni, le tracce di sangue trovate sui pantaloni dell’uomo e il movente sarebbero state decisive.

I difensori di Musini, gli avvocati Andrea Pezzangora ed Ennio Buffoli, hanno sempre mostrato dei dubbi sulla ricostruzione accusatoria, per esempio anche sul fatto che sia passato diverso tempo dal momento in cui il figlio ha trovato la madre priva di vita e la successiva richiesta di soccorsi. Tanto che i legali dell’operaio hanno sempre contestato il fatto che il pm non abbia mai dato voce a possibili alternative.

Stando alla stessa accusa, il movente del delitto sarebbe legato al fatto che la donna quel giorno avrebbe denunciato il pugno per opera del marito pochi giorni prima e all’apice di una crisi di coppia. In aula alla lettura della sentenza era presente l’imputato rimasto impassibile. Al termine dell’udienza i figli del precedente matrimonio di Anna Mura, Cristian Concu e Deborah Mulana, si sono detti soddisfatti della sentenza. Nei 90 giorni successivi saranno depositate le motivazioni, mentre i legali di Musini hanno già annunciato ricorso in appello.

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