Traffico rifiuti, Visinoni è tornato in libertà

Il tribunale del Riesame ha accolto il ricorso dell'indagato, finito agli arresti per il movimento illecito verso le acciaierie. Gli altri restano nel mirino.

Più informazioni su

(red.) Da lunedì 12 dicembre Maurizio Visinoni, titolare della Cgs Trading e della Visinoni Trasporti, è tornato in libertà. Così ha deciso il tribunale del Riesame di Brescia per l’imprenditore bergamasco di Rogno che era finito agli arresti per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti.

Secondo l’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Sandro Raimondi, le aziende di Visinoni sarebbero al centro del sodalizio criminale che trasportava i rifiuti pericolosi, tra metalli puri, verso le acciaierie che poi li trattavano, restando all’oscuro di tutto. Solo chi faceva entrare i camion, i cosiddetti “classificatori”, erano d’accordo nel gruppo su cui la procura ha acceso i riflettori. Ma l’avvocato di Visinoni si è rivolto al tribunale della Libertà che ha accolto il ricorso.

Contro di lui, infatti, non ci sarebbero gravi indizi di colpevolezza sul fronte dell’associazione a delinquere e nemmeno sul traffico di rifiuti. Lo stesso tribunale dovrà pronunciarsi anche sulla richiesta di togliere i sigilli alle aziende sequestrate proprio a Visinoni. Nell’inchiesta sono coinvolti anche Roberto e il figlio Nicholas Montini, entrambi ai domiciliari, così come Rudi Tonni, Floriano Borra e Angelo Carugati.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.