Brescia, permessi per immigrati, 21 assoluzioni

Solo una condanna per un imprenditore che era già finito in carcere. La vicenda è quella della sanatoria concessa a centinaia di migranti in provincia.

(red.) Martedì 22 novembre il giudice delle udienze preliminari al tribunale di Brescia Carlo Bianchetti ha sentenziato una sfilza di assoluzioni nell’ambito del processo che ha coinvolto prefettura, sportello unico per l’immigrazione, avvocati e dipendenti pubblici. Si parla del presunto reato di immigrazione clandestina per cui inizialmente sono state indagate 128 persone.

Poi la lista è stata decisamente scremata in seguito a varie udienze, fino ad arrivare a ventidue imputati giudicati martedì nel dibattimento più “leggero”. 15 di loro sono stati assolti per non aver commesso il fatto o perché il fatto non sussiste, mentre altri sei sono stati liberati dall’avvento della prescrizione. Solo una condanna, a un anno, nei confronti di un imprenditore che già si trova in carcere per aver falsificato alcuni documenti con cui favorire l’emersione dalla pratica clandestina di alcuni stranieri.

Altri 26, invece, saranno giudicati con il dibattimento tradizionale. La vicenda giudiziaria è passata, quindi, dai 128 indagati iniziali ai successivi 88 dopo varie condanne in abbreviato. Resta indenne dalle accuse la prefettura, mentre lo sportello unico e diversi avvocati erano già stati prosciolti nell’udienza preliminare.

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