Infortunio mortale in Profacta, imputati assolti

Nessuna condanna per l'ex direttore e la società nel cui cantiere il 4 novembre 2013 operava Giorgio Maccarinelli. Venne colpito da una barra di ferro.

(red.) A distanza di tre anni dall’infortunio mortale, la vicenda si è conclusa anche in tribunale. Era il 4 novembre 2013 quando Giorgio Maccarinelli, 53enne di Mazzano, stava lavorando in un centro di recupero di materiali inerti della Profacta nei pressi di Sanpolino, a Brescia. L’uomo era esperto del macchinario che stava usando per la triturazione dei materiali, ma qualcosa quella mattina non aveva funzionato.

Nel momento in cui il 53enne si era avvicinato agli ingranaggi per rimetterli in moto, venne colpito alla testa da una sbarra di ferro. Tramortito, il decesso arrivò subito nonostante l’intervento dei soccorsi e delle forze dell’ordine allertate sul posto. I rilievi condotti dall’ex Asl erano finiti in un fascicolo della procura di Brescia che aveva indagato sull’azienda a causa delle presunte scarse misure di sicurezza adottate.

Tra gli imputati, l’ex direttore di Profacta Camillo Colalongo e la società. Un altro dipendente della stessa azienda era già stato archiviato. Venerdì 11 novembre al tribunale di Brescia si è svolta l’ultima udienza del processo di primo grado con rito abbreviato nel corso del quale il giudice Cesare Bonamartini ha assolto gli imputati.

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