Metadone illegale, chiesti 20 mesi per medico

Il pm Alberto Rossi accusa Fabrizio Rivadossi di aver somministrato il prodotto facendosi pagare, ma senza alcuna visita e nemmeno rilasciare la fattura.

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(red.) Il 12 dicembre il giudice del tribunale di Brescia pronuncerà la sentenza a chiusura del processo a carico di Fabrizio Rivadossi, conosciuto come il “dottor Metadone”. Il medico, all’epoca dei fatti operante tra il proprio studio di Sabbio Chiese e l’ospedale di Desenzano, avrebbe venduto il prodotto sottobanco ad alcuni tossicodipendenti in cambio di denaro. Ma senza disporre alcuna visita e nemmeno la fattura.
Il pubblico ministero Alberto Rossi, titolare dell’indagine, mercoledì 19 ottobre in udienza ha chiesto venti mesi di reclusione per le accuse di peculato, truffa e prescrizione abusiva di sostanze psicotrope per uso non terapeutico. Della vicenda del medico valsabbino, che ora opera fuori dalla Lombardia, se ne occupò nel 2014 anche il programma tv “Le Iene” con un servizio andato in onda. Tuttavia, il legale di Rivadossi sostiene che quel lavoro televisivo fosse manipolato e che il proprio assistito abbia sempre rispettato le indicazioni.

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