Bosnia, si decide sul processo per Paraga

(red.) C’è attesa lunedì 10 ottobre al tribunale di Brescia per l’udienza preliminare in cui il giudice Carlo Bianchetti dovrà pronunciarsi sul rinvio a giudizio di Hanefija Prijic, l’uomo a comando di un battaglione militare che avrebbe ordinato di sparare su cinque italiani. I fatti risalgono al 29 maggio 1993, durante la guerra in Bosnia, in cui la comitiva di italiani si recò per portare aiuti alle popolazioni colpite. Ma nell’imboscata morirono i bresciani Guido Puletti e Sergio Lana e il cremonese Fabio Moreni. Si salvarono, invece, i bresciani Christian Penocchio e Agostino Zanotti. Proprio loro due saranno al palazzo di giustizia in via Gambara e dove si ritroveranno davanti l’uomo già condannato in Bosnia per quei fatti.
Intanto, dallo stato estero è arrivato il legale di Hanefija “Paraga” che lo assiste da anni, fin da quel 1993. “Non teme l’ergastolo, ma che non si scopri la verità” ha commentato l’avvocato nelle dichiarazioni riportate da Bresciaoggi. Che ha aggiunto come Paraga da sempre si definisca innocente perché non sarebbe stato lui a dare l’ordine di sparare sul gruppo di italiani. Tanto che in Bosnia, dopo il processo e la condanna, l’imputato avrebbe chiesto al proprio legale la revisione del processo. Ma poi è giunta l’estradizione in Italia che avrebbe bloccato il percorso giudiziario estero. “Ci sono cinquanta persone pronte a testimoniare a favore di lui – commenta il legale – ma solo un paio verrebbero a Brescia, sarebbe meglio che le autorità italiane seguissero la vicenda in Bosnia”.