Strage Pontevico, processo è a rischio

Quasi certo il rinvio dell'udienza del 5 ottobre per Manolo, omicida della famiglia Viscardi nel 1990. Nessun documento da Belgrado su condanna e morte.

Più informazioni su

(red.) Rischia di chiudersi in un nulla di fatto, e ancora prima di partire, il processo aperto dalla Corte d’Appello di Brescia a carico di Ljubisa Vrbanovic, detto Manolo. L’uomo è responsabile del massacro della famiglia Viscardi (ucciso il padre, la moglie e due figli) avvenuto il 15 agosto del 1990 a Torchiera di Pontevico, nel bresciano. L’udienza di aprile era stata subito rinviata al prossimo 5 ottobre dopo l’arrivo di un certificato che attesterebbe la morte del serbo.
Ma dal presidente della Corte Vittorio Masia è giunta la richiesta al ministero della Giustizia italiano di attivare una rogatoria verso Belgrado, per ricevere la sentenza di condanna a 40 anni già inflitta all’uomo e la verifica del decesso. Peccato che da Roma non sia ancora partita l’istanza, dopo che il Guardasigilli ha chiesto più informazioni. Nel caso in cui a Brescia dovesse arrivare la conferma della condanna (non si possono celebrare due processi sullo stesso reato) e sulla morte di Manolo, sembra avvenuta l’11 marzo 2014 per un tumore ai polmoni, il procedimento dovrebbe chiudersi. Intanto, è quasi scontato il rinvio. L’unico a salvarsi in quella mattanza fu Guido Viscardi, che non crede al decesso dell’uomo.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.