Delitto Mura, testimone: Musini si puliva jeans

(red.) Mercoledì 20 luglio davanti alla presidente Anna Di Martino, alla Corte d’Assise di Brescia, si è tenuta un’altra udienza nell’ambito del processo contro Alessandro Musini, imputato per l’omicidio della moglie Anna Mura il 16 marzo 2015 a Castenedolo. Tra i testimoni, è stato il turno di alcuni amici del figlio minorenne che ha segnalato il corpo senza vita della donna nella camera da letto. Oltre a una coppia di conoscenti residente in paese e l’uomo che, 24 ore dopo l’omicidio, riconobbe Musini, sparito da casa prima di essere bloccato.
Gli amici del ragazzo che per primo ha allertato i soccorsi dopo aver trovato la madre morta, hanno raccontato che il giovane era pentito di non aver dormito con la donna dopo la lite avuta con il marito. I legami tra il ragazzo e la madre, quindi, erano molto forti e speciali. La coppia di conoscenti, invece, ha confermato di sapere dei rapporti negativi tra Alessandro Musini e la moglie Anna Mura, arrivando perfino alle mani. Tanto che il testimone avrebbe chiesto all’operaio, affranto in quel periodo, di non commettere gesti gravi.
Infine, l’uomo che aveva riconosciuto l’operaio latitante per 24 ore ha rivelato di averlo visto al parco mentre si dissetava a una fontana e si puliva una parte dei jeans. Ma tutte le versioni sono da verificare. A settembre il perito incaricato dal giudice presenterà i risultati della perizia compiuta durante il sopralluogo nella casa dove è stata trovata morta la donna. Ma l’attesa è tutta rivolta all’udienza di martedì 26 luglio quando sarà sentito l’imputato.