Crac Medeghini, iniziato il processo a Brescia

Esclusa l'associazione a delinquere: manca il numero minimo di imputati. Alla sbarra i fratelli Arturo e Severino e altre sei persone legate al gruppo.

Più informazioni su

Tribunale(red.) Giovedì 19 maggio al tribunale di Brescia è iniziato davanti al giudice Anna Di Martino il processo penale per il crac del gruppo caseario Medeghini. I fratelli Arturo e Severino, che attualmente si trovano agli arresti domiciliari dopo quasi un anno di pena in carcere, sono accusati con altri sei imputati di aver prodotto un “buco” da 600 milioni di euro. Oltre a vari reati fallimentari ipotizzati dal pubblico ministero Michele Stagno che sostiene l’accusa. Il primo elemento di novità dal punto di vista giudiziario riguarda l’esclusione dell’associazione a delinquere. Su questo fronte, i due sono imputati con una terza persona, Giovanni Medeghini, ma quest’ultimo era già stato assolto dall’accusa con rito abbreviato. Quindi, nel caso di condanna, non si parlerà di questo reato.
L’accusa chiede anche che gli imputati vengano giudicati per bancarotta documentale. Una posizione che ha portato le difese degli indagati a chiedere di approfondire le carte e indotto il giudice ad aggiornare il processo al 7 giugno. L’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza, era partita prima dell’estate del 2015 quando venne scoperto un presunto giro intorno al gruppo lattiero e caseario di Brescia. In quei frangenti venne scoperta la presunta bancarotta e la mancanza di 600 milioni di euro. I due fratelli Arturo e Severino dovranno anche rispondere per i 70 milioni di euro che avrebbero prelevato dalle casse della società in modo fraudolento e per la sparizione di 50 mila forme di formaggio dai magazzini aziendali.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.