Sesso in Lautari, condanne in appello

(red.) Giovanni Bonomelli e Michela Righetti sono stati condannati anche in appello a 3 anni e quattro mesi di reclusione per i presunti rapporti sessuali compiuti con una ragazza di 16 anni della comunità Lautari di Pozzolengo, nel bresciano. E’ la sentenza pronunciata giovedì 14 aprile dopo la camera di consiglio al tribunale di Brescia. Pronunciamento opposto alla richiesta del procuratore generale di ridurre la pena. Giovanni Bonomelli, fondatore e presidente della comunità di recupero, era stato arrestato nel 2014 con l’accusa di atti sessuali, in complicità con Righetti, su una giovane ospite della struttura. L’inchiesta era partita sulla base di alcune intercettazioni telefoniche seguite all’omicidio di un uomo nel 2013, ucciso in un parcheggio a Bedizzole.
Da lì si era arrivati alla coppia scoprendo i loro presunti rapporti con la ragazza e portandoli in carcere. Ma la Cassazione li aveva fatti uscire perché non ci sarebbero stati gravi indizi contro di loro in quanto, secondo palazzo Cavour, non avrebbero costretto la giovane a commettere quegli atti. A proposito della sentenza d’appello, i legali dovrebbero presentare ricorso alla Cassazione. Giovanni Bonomelli è anche imputato per minacce aggravate e truffa in concorso in un altro procedimento per aver comprato con assegni postdatati e scoperti una collezione di orologi rolex da un dentista valsabbino.