Croce, “non archiviare altri indagati”

Richiesta della famiglia del giovane travolto e ucciso nel 2014 dalla scultura a Cevo. A maggio l'udienza sul rinvio a giudizio per altri cinque.

Più informazioni su

cevo crollo croce Papa(red.) Giovedì 14 aprile il tribunale di Brescia ha ospitato un’udienza nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Marco Gusmini, il ragazzo di 21 anni travolto il 24 aprile del 2014 dalla Croce di Job a Cevo, nel bresciano. Il motivo riguarda l’istanza dei familiari di opporsi alla richiesta di archiviazione formulata dal pubblico ministero Caty Bressanelli per otto indagati. Si tratta di preti e componenti di varie associazioni in qualche modo riconducibili alla gestione della Croce montata e poi caduta sul monte in località Androla. La famiglia del giovane, infatti, ritiene che anche loro abbiano una responsabilità in quello che è successo due anni prima.
E’ già stato chiesto il rinvio a giudizio, invece, per altre cinque persone coinvolte nell’inchiesta. Si tratta del sindaco Silvio Citroni, l’ex Mauro Bazzana, il tecnico comunale Ivan Scolari, del progettista Renato Zanoni e del presidente dell’associazione Croce del Papa. Sull’istanza deciderà il giudice nell’udienza preliminare del 19 maggio. Sulla richiesta dei familiari di non archiviare per altri otto, invece, si pronuncerà il 16 settembre.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.