Corte Appello, Claudio Castelli presidente

Il magistrato è operativo da lunedì 11 al posto di Enrico Fischetti. "A Brescia massimo della produttività. Carenza di organico? Studiare un piano".

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Claudio Castelli(red.) E’ (e sarà) un periodo di staffette a Brescia dal punto di vista degli uomini che devono garantire la sicurezza e la giustizia in provincia. Da lunedì 11 aprile è operativo il nuovo questore Vincenzo Ciarambino che sostituisce Carmine Esposito, ma è stata anche la giornata della nomina (ormai ufficiale) del nuovo presidente della Corte d’Appello Claudio Castelli al posto di Enrico Fischetti. La carriera giudiziaria più recente lo ha visto capo dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria al ministero della Giustizia dal 2006 al 2008 ed è stato presidente aggiunto della sezione dei giudici di indagini preliminari al tribunale di Milano. Al centro del lavoro del nuovo presidente ci sarà soprattutto l’organizzazione a causa della nota carenza di organico.
“A Brescia ogni magistrato ha il massimo della produttività, più di tutta Italia, spesso con un carico doppio rispetto al resto della nazione”. Castelli si dà un paio di mesi di tempo per conoscere i colleghi e verificare la situazione per capire come muoversi. “Carenza di organico? Non si possono chiedere risorse al ministero se non si sa di quanti magistrati si ha bisogno. E’ necessario avere un piano che, però, in questo momento non ho. Devo prima conoscere il team in cui lavoro” commenta il neo presidente della Corte d’Appello. Sul fronte delle nomine, sarà anche sostituito il comandante provinciale dei carabinieri Giuseppe Spina.

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