Ragnoli, condanna annullata a Bettera

La Cassazione ha rinviato alla Corte di Milano gli atti con cui erano stati confermati 24 anni di carcere per il delitto dell'ultras bresciano.

tribunale slide(red.) Colpo di scena giudiziario nella vicenda dell’omicidio di Giancarlo Ragnoli. La Corte di Cassazione, infatti, ha annullato la condanna a 24 anni e nove mesi di carcere che la Corte d’Appello di Brescia aveva inflitto nel marzo del 2015 a Davide Bettera, accusato dell’uccisione. Il caso si riferisce a quanto avvenne il 6 gennaio del 2005 sull’uscio di casa di Ragnoli, a quel tempo agli arresti domiciliari. Alla sua porta, secondo l’accusa, si sarebbe presentato Davide Bettera che, dopo aver chiesto le generalità all’uomo, lo avrebbe colpito con numerosi spari. Questa sarebbe anche la versione di Gianluigi Dordi, già condannato come mandante dell’omicidio, maturato nell’ambito di una lotta di quartiere per lo spaccio di cocaina. Il delitto era avvenuto durante l’intervallo della partita di calcio tra Brescia e Bologna quando la vittima, ultras delle rondinelle, si trovava in casa.
Stando all’accusa, Dordi avrebbe voluto ripagare un presunto torto subito per opera di Ragnoli e così avrebbe chiesto a Bettera, pagandolo 12 mila euro, di svolgere quel lavoro. Per quei fatti, Dordi si è visto condannare a 14 anni di carcere insieme a un complice che ne ha ricevuti nove. La pena più alta, invece, era stata inflitta a Bettera in quanto esecutore materiale del delitto. Era stato condannato in primo e secondo grado, ma la Cassazione ha annullato rinviando gli atti alla Corte d’Appello di Milano. Le motivazioni devono ancora essere scritte e depositate sul perché la sentenza sia stata cassata, ma potrebbero fare riferimento ad alcune intercettazioni telefoniche che, secondo l’avvocato di Bettera, non avrebbero potuto essere incluse nel processo.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.