Stalking, Perotti si difende in tribunale

L'ex compagna di William Pezzullo giovedì 24 ha deposto in udienza al processo. "Mi ha chiesto di abortire, ma non l'ho fatto. Mi ha picchiato".

Tribunale(red.) Giovedì 24 marzo il tribunale di Brescia ha ospitato un’altra udienza nell’ambito del processo per stalking che vede imputata Elena Perotti, ex compagna di William Pezzullo. Dal punto di vista giudiziario, la donna sta già scontando otto anni di reclusione per l’aggressione con l’acido attuata nel 2012 insieme al complice Dario Belleri e proprio contro Pezzullo. Belleri, invece, è stato condannato a dieci anni. Difesa dall’avvocato Giovanni Migliorati, Elena Perotti ha fornito la sua versione dei fatti al pubblico ministero che sostiene l’accusa. Si è cercato di ricostruire il rapporto tra la donna e l’ex compagno, poi interrotto e portato all’aggressione che ha reso Pezzullo invalido. L’imputata ha detto al magistrato che, a proposito della relazione, nel 2012 aveva saputo di essere incinta. Ma, secondo la sua posizione, l’ex fidanzato da un lato avrebbe detto di non essere il padre e dall’altro avrebbe chiesto alla donna di abortire perché non sarebbero stati in grado di mantenere un figlio.
Poi lei avrebbe rifiutato la proposta del compagno e ha portato avanti la maternità fino alla nascita. In quei momenti, secondo lei, si sarebbe interrotto il rapporto, mentre l’uomo avrebbe cercato di evitare qualsiasi contatto con Perotti. La donna sarebbe stata affetta da una “gelosia buona” e ha detto di essere stata colpita più volte dall’ex, tanto da non chiedere la paternità del figlio per il timore che le autorità potessero toglierlo. In quei frangenti sarebbe poi maturata la volontà della donna di colpire Pezzullo. Ma la versione, opposta rispetto a quella della madre del ferito, non ha convinto il magistrato, che ha anche respinto la richiesta di fare un controllo tecnico sul profilo Facebook della donna. Nel corso dell’udienza, tra i testimoni dell’imputata, è stato anche sentito il delegato di un’associazione che ha assistito Elena Perotti durante la gravidanza. Il processo è stato aggiornato al 7 aprile.

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