Metadone sottobanco, iniziato processo

Mercoledì 24 si è svolta la prima udienza a carico del medico Fabrizio Rivadossi. Procedimento con rito abbreviato aggiornato al 27 aprile.

tribunale_brescia(red.) Il tribunale di Brescia ha ospitato mercoledì 24 febbraio un’udienza preliminare a carico di Fabrizio Rivadossi, il medico di 52 anni che, secondo l’accusa, ai propri pazienti tossicodipendenti avrebbe prescritto del metadone a pagamento. Le indagini, condotte dal sostituto procuratore Alberto Rossi, erano partite dopo l’ottobre del 2014 quando il programma tv “Le Iene” aveva mostrato un servizio dedicato. Nel video, l’inviato si fingeva come un assuntore di sostanze stupefacenti in cura e aveva chiesto al professionista del metadone. Sostanza che poi il medico, sottobanco e senza alcuna fattura fiscale nè visita, avrebbe poi dato per 80 euro, invece di 100. Secondo varie fonti, l’uomo in servizio all’Asl di Desenzano e con lo studio a Sabbio Chiese, in Valsabbia, sarebbe stato conosciuto dal Sert di Salò per avrebbe eseguito quella pratica per quindici anni.
Ma in quel periodo non era stato mandato a processo. Secondo l’accusa, il medico conduceva quell’attività in parallelo, ricevendo un’indennità dall’ospedale con il quale era convenzionato. L’accusa ha formulato la richiesta di condanna a carico di Rivadossi per prescrizione abusiva di sostanze psicotrope a uso non terapeutico, truffa ai danni dell’ospedale e peculato. Nel procedimento che si è aperto mercoledì 24, l’imputato ha chiesto e ottenuto di essere giudicato con rito abbreviato. Nell’occasione, la difesa dell’uomo avrebbe depositato una consulenza informatica sul servizio trasmesso da “Le Iene” per mostrare quanto il proprio assistito, in realtà, avrebbe detto al giornalista del programma. L’udienza preliminare è stata aggiornata al 27 aprile quando il medico sarà anche interrogato.

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