Arresti Isis, chiesto giudizio immediato

Muhammad Waqas e Lassaad Briki erano stati arrestati a Manerbio a fine luglio. I loro selfie sul terrorismo avevano fatto scattare l'inchiesta.

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Isis(red.) Giudizio immediato, senza udienza preliminare, per il pachistano Muhammad Waqas di 27 anni e il tunisino Lassaad Briki di 35. E’ la richiesta firmata dal pubblico ministero di Milano Enrico Pavone e dal sostituto procuratore aggiunto Maurizio Romanelli per i due presunti jihadisti. Entrambi, residenti a Manerbio, nel bresciano, erano stati arrestati il 22 luglio al termine di un’indagine antiterrorismo condotta dalla Digos. Gli agenti delle forze dell’ordine erano arrivati a loro dopo aver esaminato le intercettazioni telefoniche e analizzato alcuni contenuti su internet. In particolare, hanno destato sospetti i loro “selfie” postati su due profili di Twitter riconducibili a Briki.
Foto con cartelli scritti in arabo inneggianti all’Isis e sullo sfondo del Colosseo di Roma, Duomo ed Expo a Milano. Nelle loro conversazioni telefoniche si parlava della possibilità di compiere attentati in Italia, di cui uno alla base Nato di Ghedi, in provincia di Brescia. I due, che nel bresciano sono impiegati come autista e addetto alle pulizie e con i documenti in regola, si dicevano pronti a entrare in azione. Ma sono finiti in manette con l’accusa di terrorismo internazionale. Il giudice delle indagini preliminari di Milano Elisabetta Meyer sarà chiamata a valutare la richiesta del giudizio immediato.

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