Bruciata sul balcone, chiesti 18 anni

(red.) Per la morte di Nurije Prezja, di 71 anni, bruciata viva sul balcone di casa a Orzinuovi, nel bresciano, il pubblico ministero Ambrogio Cassiani ha chiesto 18 anni di reclusione per la nuora Aisha Vrapi. Venerdì 18 dicembre il titolare dell’inchiesta, condotta dopo il drammatico episodio dell’1 novembre del 2013, ha formulato così la sua requisitoria nel processo che si sta celebrando con rito abbreviato al tribunale di Brescia. Quel giorno, l’anziana, che abitava con la nuora e i famigliari di lei, si era cosparsa di liquido infiammabile. I vicini di casa e altri testimoni, sentiti dai carabinieri per gli elementi raccolti poi dalla procura, hanno confermato che ci sarebbero stati numerosi scontri e dissidi tra le due parenti. Il caso dell’1 novembre potrebbe essersi verificato dopo l’ennesima lite.
La nuora 32enne aveva rivelato agli inquirenti di aver chiuso fuori nel balcone l’anziana per proteggere i propri figli. Dall’altra parte, intanto, la 71enne era diventata una torcia umana, tanto che alcuni passanti avevano allertato i soccorsi per l’episodio. Ma nel momento in cui i sanitari erano arrivati, era morta bruciata. All’inizio dell’inchiesta l’accusa rivolta alla nuora era di istigazione al suicidio, ma venerdì 18 il pm ha ritenuto il fatto più grave, chiedendo al giudice di valutare l’omicidio volontario. Il processo è stato aggiornato al 12 febbraio quando sarà data la parola alla difesa.