“Guaritore” Zani, “mai dato medicinali”

In udienza al tribunale di Brescia mercoledì 18 novembre il presunto medico si è difeso dalle accuse. Spazio alle vittime dei suoi trattamenti.

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tribunale_brescia(red.) Mercoledì 18 novembre al tribunale di Brescia si è svolta un’altra udienza del processo che vede accusato il presunto guaritore Giuseppe Zani. Per lui è stato chiesto e ottenuto il giudizio dopo che il pubblico ministero aveva rilevato un caso di presunto esercizio abusivo della professione medica e lesioni personali. L’uomo, attualmente 80enne, dal 1992 avrebbe accolto dei “pazienti” che chiedevano il suo aiuto per diverse malattie. L’ultima udienza ha dato spazio proprio alle vittime che hanno detto di come Zani pregasse chiedendo l’intercessione di Dio per guarire le patologie e avesse varie immagini di Padre Pio.
Alcuni di loro avrebbero anche ricevuto decine di farmaci, mentre l’uomo aveva fondato una presunta comunità religiosa per la quale la diocesi di Brescia aveva chiesto ai fedeli di non partecipare. Per quella situazione l’uomo era stato accusato di truffa, ma poi assolto e il nuovo procedimento giudiziario, scaturito dopo le indagini dei carabinieri di Chiari, lo vede coinvolto come presunto medico. Zani si è voluto smarcare da ogni accusa a proposito di guarigione di tumori e di avere abiti sacri. Ha detto di aver solo consigliato prodotti naturali a chi si era sottoposto a chemioterapie e come aiuto. Il processo è stato aggiornato a marzo.

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