Infanticidio, confermato ergastolo per Iacovone

La sentenza del processo in appello ha ribadito la condanna in primo grado per il 40enne che uccise i propri figli.

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iacovone pasquale(red.) Confermato il carcere a vita per Pasquale Iacovone, il 40enne infanticida che, nel luglio del 2013, addormentò e bruciò i suoi due figli, Andrea e Davide, nella propria casa di Ono San Pietro, in Valcamonica. Attualmente è detenuto nel carcere di Opera, a Milano. La corte d’appello di Brescia, nella giornata di venerdì 13 novembre, ha confermato la sentenza in primo grado. Rigettata la richiesta dell’avvocato dell’uomo, che aveva chiesto l’assoluzione per infermità mentale.
Nelle 50 pagine di motivazioni della sentenza in primo grado, il gip Maria Chiara Minazzato scrisse di Iacovone: «Nessuna pietà per i corpi dei figli sopprimendone i cadaveri e togliendo alla moglie anche il conforto di poter piangere e dare l’ultimo saluto ad Andrea e Davide».

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