Scorie Orzivecchi, chieste 7 condanne

6 anni e 3 mesi per l'ex imprenditore Pierluca Locatelli. Per l'accusa, sono stati inseriti materiali di scarto non trattati sotto la tangenziale.

tangenziale Orzivecchi(red.) Per il presunto scarico di rifiuti sotto la tangenziale di Orzivecchi, nel bresciano, chiusa dal 2011 perché ancora sotto sequestro per la vicenda, sono state chieste varie condanne per sette imputati. Giovedì 22 ottobre al tribunale di Bergamo competente per sede, il pubblico ministero Silvia Bonardi ha tenuto la requisitoria finale formulando le accuse di frode in pubbliche forniture, truffa e traffico di rifiuti. In particolare, ha chiesto 6 anni e 3 mesi di reclusione per l’ex imprenditore Pierluca Locatelli, 3 anni per la moglie Orietta Rocca e altre pene per gli altri. Si va dai 5 anni per l’ex collaboratore Giovanni Battista Pagani, 4 anni e otto mesi per Bartolomeo Gregori che gestiva i mezzi dell’azienda di Locatelli, 3 anni per Andrea Fusco e Angelo Suardi e 2 anni per l’ex dipendente della Provincia di Brescia Bortolo Perugini a capo dei lavori sulla tangenziale.
E’ arrivata anche la richiesta di risarcimento per 15 milioni di euro da parte del Broletto (14 milioni), dei Comuni di Orzivecchi e Orzinuovi e di Legambiente. La vicenda si lega in qualche modo alla presunta presenza di scorie anche per la BreBeMi, ma si trova in un filone d’indagine distinto. Stando all’accusa spiegata dal pm, gli imputati avrebbero usato materiali diversi e rifiuti non trattati con altri inerti rispetto a quanto indicato nell’appalto. In questo modo avrebbero ricevuto il compenso, altri soldi dalle fonderie per smaltire le scorie e avrebbero risparmiato sul mancato trattamento. Le altre udienze del processo saranno il 26 ottobre e 3 novembre quando sarà data parola alle difese. Poi arriverà la sentenza.

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