Shalom, “nessuna violenza in comunità”

La presidente suor Rosalina Ravasio ha deposto per un'ora e mezza mercoledì 7 ottobre nella prima udienza preliminare sui presunti maltrattamenti.

comunità shalom palazzolo(red.) Nella comunità “Shalom” di Palazzolo, nel bresciano, rivolta a minori e persone con disagi mentali e tossicodipendenti, non ci sono mai state forme di violenza. Lo ha detto la presidente suor Rosalina Ravasio nella deposizione di un’ora e mezza mercoledì 7 ottobre davanti al gup Giovanni Pagliuca nella prima udienza preliminare. La religiosa, con altre 41 persone che operano nella comunità, sono indagate per maltrattamenti e sequestri di persona nell’ambito dell’inchiesta condotta dai pubblici ministeri Leonardo Lesti e Franceso Piantoni. La suora ha, però, cercato di smontare i capi di imputazione. Secondo lei l’indagine sarebbe partita dopo la denuncia di qualcuno all’interno che avrebbe voluto la sua rimozione.
Una struttura che, a detta della religiosa, può interessare tanti perché, “se fosse accreditata, prenderebbe 10 milioni di euro all’anno, io invece lo faccio gratis”. Alla suora e ai collaboratori viene contestata la presunta violenza fatta tra il 2007 e 2012 sugli ospiti della comunità, tra pressioni per non abbandonare la struttura o isolamenti quotidiani. La presidente avrebbe confermato alcuni meccanismi per separare gli ospiti tra loro, ma solo perché sarebbero diventati pericolosi durante un periodo di crisi. Quando i pazienti si sentono meglio e disposti a tornare nella vita di tutti i giorni, verrebbe proposto loro di restare. L’udienza preliminare andrà avanti il 14 ottobre per dare spazio alle conclusioni dei pm e alle possibili richieste di rinvio a giudizio e il 16 novembre per gli avvocati.

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