Strage Cottarelli, “tempi troppo lunghi”

Mario, fratello di Angelo ucciso con la moglie e il figlio nel 2006, critico sulle lungaggini del nuovo processo d'appello contro i Marino.

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cottarelli abitazione(red.) Mario Cottarelli, fratello di Angelo ucciso il 28 agosto del 2006 con la moglie Marzenne e il figlio Luca di 16 anni nella villetta di via Zuaboni a Urago Mella, nel bresciano, contesta il fatto che ancora non ci sia una sentenza finale. Imputati da allora sono i cugini trapanesi Vito e Salvatore Marino che erano stati condannati all’ergastolo in primo e secondo grado. Ma la Cassazione per due volte, di cui l’ultima nel settembre del 2014, ha sempre annullato la sentenza rimandando gli atti. E dal momento in cui sono state depositate le motivazioni sono passati nove mesi senza che i documenti siano stati inviati alla Corte d’Appello di Milano per il terzo processo d’appello.
Nella vicenda della strage Cottarelli, al momento, l’unico condannato in via definitiva è Dino Grusovin che deve scontare vent’anni. Secondo la giustizia, infatti, l’uomo ha partecipato all’efferato delitto del 2006. A favore della possibile nuova condanna in secondo grado dei cugini siciliani pesa il fatto che Grusovin potrà essere risentito. La Cassazione, infatti, rinviando gli atti alla Corte d’Appello, ha chiesto che venga rifatto il dibattimento. Mario Cottarelli che sta protestando sui tempi ritenuti troppo lunghi considera “non possibile aspettare fino a 12 anni per una sentenza definitiva”.

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